Se la vostra prima gravidanza ha avuto conclusione con un parto cesareo, niente vi impedisce di poter fare il secondo parto in maniera naturale. Le gravidanze non sono mai uguali e non è detto che dopo uno o più cesarei non possano verificarsi le condizioni per procedere naturalmente. I medici saranno pronti a gestire la situazione e se la donna vuole tentare il parto naturale, saranno fatte le dovute prove preliminari. Bisogna però tenere conto dei rischi che si possono correre.
Il travaglio di prova e la rottura dell’utero
Quando si vuole tentare di fare un parto naturale dopo un cesareo, devono sussistere le condizioni essenziali che saranno precedentemente valutate dai medici competenti. Il travaglio di prova, è una pratica che viene eseguita nelle donne che in precedenza hanno praticato il cesareo per tentare di far nascere il bambino per via vaginale.
La cosa da tenere bene presente, è che in seguito ad un cesareo il tessuto intorno alla cicatrice non è più elastico come prima. Attraverso le sollecitazioni e le spinte tipiche del parto naturale, vi è il rischio (anche se parliamo dell’1 percento e quindi molto raro) che avvenga la rottura dell’utero. Questo porterebbe a una situazione di emergenza sanitaria piuttosto seria.
Parto naturale dopo un cesareo: ospedale di livello elevato
Non va sottovalutata la scelta dell’ospedale se si vuole procedere con un parto naturale dopo aver praticato in precedenza un cesareo. Sebbene abbiamo visto che i casi di rottura dell’utero siano veramente rari, è una possibilità che può verificarsi, quindi è bene essere pronti a gestire l’emergenza in tempo. Quindi, è necessario essere in un ospedale attrezzato alle emergenze di questo tipo, che garantisca alla futura mamma la giusta assistenza sanitaria.
Serve che al momento in cui si debba intervenire, sia disponibile lo staff medico composto da almeno un anestesista e un’equipe chirurgica, con una sala operatoria sempre disponibile. Non solo, servirò anche una disponibilità istantanea di sangue. Ciò mostra come sia necessario rivolgersi ad ospedali di alto livello, evitando cliniche o piccoli ospedali.
Selezione ferrea delle donne
Quando si affronta la scelta di partorire naturalmente dopo un cesareo, non è così scontato che i medici ci diano l’assenso. Infatti, vi è una stretta selezione da parte del personale medico tra le donne che vorrebbero fare questa scelta.
Qualora dalle analisi effettuate sulla donna, i medici valutassero che sussistano le possibilità di una nuova identica condizione fisica che ha portato al primo cesareo, il parto naturale sarà negato. Sarà dunque obbligatorio procedere nuovamente ad un secondo cesareo. Questo perché se le cose dovessero complicarsi durante il parto si dovrebbe ricorrere ad un cesareo d’emergenza, che sarebbe molto più complicato di uno programmato.
Il travaglio di prova inoltre, viene sconsigliato nei casi in cui il primo parto era stato gestito con il cesareo a causa del bacino molto piccolo della donna, o se durante l’intervento erano sorte complicazioni. Un esempio potrebbe essere una grave infezione che abbia comportato una cicatrizzazione della ferita non proprio completa e perfetta.