Ricerche scientifiche hanno dimostrato una correlazione tra stress e cortisolo con azione negativa sulle funzionalità dell’organismo e hanno altresì dimostrato come la meditazione abbia la capacità di contrastare la produzione di cortisolo, un ormone prodotto soprattutto dal fegato. E’ vero che biologicamente il cortisolo non viene prodotto dal fegato nei bambini ma la meditazione fa bene anche a loro, inducendo uno stato mentale positivo, rilassamento, maggiore concentrazione. Se la meditazione fa bene agli adulti, contribuendo anche, tra l’altro, alla riduzione del colesterolo “cattivo” che aumenta con l’aumento del cortisolo, anche i bambini, quindi possono trovare ampio giovamento, tanto che in alcuni Paesi, ad esempio Stati Uniti, Canada, Paesi Bassi e Israele, la meditazione è entrata a far parte delle attività scolastiche dei bambini. Gli insegnanti, dall’introduzione a scuola di questa disciplina, hanno notato un miglioramento del rendimento scolastico, maggiore attenzione, riduzione del fenomeno del bullismo, minore aggressività, bambini più tranquilli, in poche parole.
La meditazione aiuta, quindi i bambini a trovare un nuovo equilibrio, un benessere nella loro interiorità, un aumento della creatività, minore ipercinesi. Dunque, se questi sono i risultati a scuola, perché non coinvolgere i bambini in meditazione anche a casa: farla come un gioco che i bambini accetteranno facilmente se mediti con loro e li guidi in questa attività. Certo, probabilmente all’inizio incontrerai delle resistenze, non insistere troppo, otterresti il risultato opposto, la meditazione deve essere un piacere, non un’imposizione.
Come fare meditazione con i bambini
Spiega ai bambini che durante la meditazione avranno dei pensieri che devono stare a guardare come nuvole nel cielo spazzate via dal vento. La meditazione va fatta in un ambiente tranquillo, possibilmente senza rumori esterni che possono disturbare ma non è necessario assumere particolari posizioni, anche da seduti si può meditare adeguatamente, basta poter essere comodi e rilassati. I piedi devono essere ben poggiati a terra e la schiena diritta, le mani poggiate sulle cosce con i palmi rivolti verso l’alto.
Il primo passo è sentire il proprio respiro, per questo può essere utile appoggiare la mano sul petto, in modo che il senso del tatto possa rilevare il respiro. Induci nei bambini pensieri e immagini semplici e positivi, come immaginare di essere un bel fiore in un prato verde che si schiude alla luce del sole, con un ruscello che scorre tranquillo di fianco oppure fai immaginare al bambino di essere in un luogo bello, dove c’è la piena pace e tranquillità, con gli uccellini che cinguettano intorno, insomma il principio è di indurre positività, solarità, pace.
La “tecnica del budino” è ottima per indurre un rilassamento del corpo: prima fai chiudere i pugni al bambino e contrarre i muscoli, poi aprire i pugni e lasciare andare le braccia, molli come un budino e lasciare che anche il resto del corpo diventi molle come un budino: questo induce un profondo rilassamento nel bambino. Terminata questa fase, concludi la meditazione che, almeno inizialmente, non deve durare più di 10 minuti.