Consigli per gestire i conflitti sul lavoro

Lavoro di squadra

Gli ambienti di lavoro non sempre sono idilliaci, anzi, quasi mai; in questi ambienti si generano spesso conflitti che portano molti lavoratori a condizioni di stress, ansia, depressione, tutte condizioni di alterazione mentale che fanno stare male i lavoratori. Da un’indagine condotta da YouGov per conto dell’associazione Business in the Community su 3 mila lavoratori britannici, è emerso che tre impiegati su cinque soffre o ha sofferto di questi disturbi e che il 15% è stato licenziato o demansionato per aver rivelato ai propri superiori il proprio disagio; parliamo, calcolando la percentuale sul totale della forza lavoro, di 1,2 milioni di lavoratori.

Chiaro che si tratta di una situazione paradossale: dopo aver subito un disagio a causa del lavoro, dei conflitti che si realizzano in questi ambienti, la persona subisce anche il licenziamento o il demansionamento che non può che aggiungere ulteriore disagio alla persona. Occorre che i Manager siano formati adeguatamente innanzitutto per evitare che insorgano questi disturbi agendo sull’organizzazione e vigilando sulle dinamiche interne e poi, se accade che un lavoratore venga a patire per questo, che trovino i modi per mantenere il posto di lavoro delle persone e agevolare la risoluzione dei problemi. Nel contempo le stesse persone che vengono a soffrire di ansia e depressione possono agire per migliorare la propria condizione attraverso sei modi indicati da esperti psicologi:

  • Lavorare sui propri punti deboli ovvero identificare ciò che genera ansia e prevenirlo attraverso una maggiore preparazione su quel tipo di lavoro che aumenta la sicurezza e l’0autostima riducendo l’ansia;
  • Gestire il proprio tempo: In ogni caso possibile, trasformare il proprio classico lavoro in ufficio in lavoro da casa, togliendosi dall’ambiente che genera disagio e gestendo autonomamente il proprio tempo, i ritmi, gli orari, pur con la consapevolezza che va rispettato il lavoro assegnato e i tempi di esecuzione, quindi è necessaria una certa disciplina personale;
  • Disconnettersi è importante: tutta la disponibilità possibile nel tempo di lavoro ma anche il diritto a non essere più disponibile al telefono o al computer terminato il proprio lavoro. In Francia è stata stabilita una legge nel 2017 che va esattamente in questa direzione, riconoscendo il diritto del lavoratore a disconnettersi;
  • Aprirsi: non è facile parlare dei propri problemi, soprattutto con superiori e colleghi ma è di fondamentale importanza. Nelle aziende, oltre a lavorare, sarebbe opportuno che si trovassero spazi e tempi per avere un supporto psicologico per aiutare i lavoratori in difficoltà;
  • Gestire bene il tempo libero: mangiare sano, dormire un numero congruo di ore, fare movimento sono tutte cose che favoriscono il benessere mentale, unendo a ciò attività gratificanti, fare ciò che piace;
  • Essere più indulgenti sia con se stessi che con gli altri. Quando ci si rende conto di essere in difficoltà staccarsi può servire, non pretendere troppo da te stesso e non dare, come si dice, uno schiaffo ad ogni mosca che ti passa davanti.

Seguendo questi pochi, semplici consigli ti accorgerai di riuscire ad affrontare meglio le emozioni forti.